Non ci possiedono e non le possediamo, possiamo ascoltarle e trasformarle se vogliamo, possono farci percepire la vita un Paradiso, oppure farcela vedere come un Inferno!!
Che cosa sono?
Le Emozioni!
“L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni, e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma in realtà, magia e bellezza sono in noi”
-Kahlil Gibran-
“Tu chiamale se vuoi, emozioni…” ecco la famosissima frase di una delle più belle canzoni di Battisti, uscita alla fine del 1970…Un argomento che tocca tutti molto da vicino e segna la qualità della nostra vita.
Il rapporto sereno che ho oggi con me stessa e con le mie emozioni non è sempre stato così, anzi!!
Gestire le emozioni
I nostri meccanismi di difesa dalle emozioni.
Ho passato molti anni a soffocare ciò che sentivo, avevo imparato così bene a prendere le distanze dalle emozioni, che facevo addirittura fatica a percepirle, avevo creato una barriera, un muro così forte che non mi permetteva di entrare in contatto con quello che provavo davvero.
So che molte persone hanno vissuto dinamiche simili alle mie, ovviamente nessuno lo fa consciamente, sono tutti meccanismi che mettiamo in atto inconsciamente, in automatico, per non contattare il dolore, per cercare di non soffrire, ma alla lunga ci impediscono di vivere veramente.
Così come questi meccanismi di difesa ci aiutano a non contattare le emozioni “negative”, non ci concedono neanche di contattare quelle “positive” e quindi non riusciamo a vivere la gioia , la felicità che ci meritiamo di vivere.
Non solo non ci concediamo di vivere la vera felicità, ma prendiamo distanza da noi stessi, non ci ascoltiamo e non ci conosciamo abbastanza.
Alla base della conoscenza di noi c’è l’ascolto e la comprensione dei nostri stati emotivi, di qualsiasi natura essi siano.
Prima ho etichettato le emozioni in positive e negative, come si fa di solito… ecco la prima credenza da modificare: le emozioni sono tutte da vivere, ognuna di loro ci suggerisce una parte di noi, ci aiuta a conoscerci, a sperimentare il mondo esterno, ci spinge a tirar fuori le nostre caratteristiche e i nostri talenti.
Lasciar fluire le emozioni
Cos’è che ci fa stare male?
Sono tutte le emozioni “negate”, quelle che non ci siamo concessi o non ci concediamo di vivere, e possono essere di qualsiasi tipo.
Ad esempio soffocare a rabbia può farci essere reattivi per qualsiasi sciocchezza, magari proprio con le persone a noi più care; fuggire dalla tristezza, può farci vivere nell’apatia e ci spinge verso la depressione, ma anche non concederci di vivere un momento di gioia, perché magari ci sentiamo giudicati o sentiamo di non meritarla, può generare in noi della rabbia verso qualcuno o qualcosa…
Quindi è necessario abbandonare l’abitudine di classificare le emozioni e iniziamo a concederci di osservarle, di entrarci in contatto, forse per la prima volta, per scoprirle, viverle e lasciarle fluire.
Un viaggio verso la consapevolezza.
Per iniziare il viaggio verso la piena consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, bisogna tener presente che per ascoltare certe emozioni, bisogna “affinare” l’orecchio, come per l’ascolto della musica classica.Man mano che ci sia allena, tutto diventa più chiaro, leggibile ed evidente, e ciò che arriva è un’immediata sensazione di pace interiore, un viaggio rilassato dentro se stessi.
Durante i percorsi di coaching conduco le persone in un graduale percorso di conoscenza e di presa di responsabilità delle proprie emozioni e della propria vita, è sorprendente come si possa cambiare totalmente prospettiva e approccio alla vita partendo proprio dal prezioso rapporto con le proprie emozioni.
Voglio condividere un piccolo e semplice consiglio, un veloce esercizio che, se praticato quotidianamente con costanza, può portare a grandi risultati.
Prendi una piccola agendina del colore che preferisci o con dei disegni che ti piacciono e portala sempre con te.
Segna durante la giornata, come ti senti, le emozioni che stai provando, descrivi la situazione che stai vivendo e se ti fa piacere, mandami dei feedback dopo un paio di settimane, potrai già notare dei miglioramenti!
A presto,
Elisabetta